Cosa Visitare

Villa Romana del Casale

Noi abbiamo il piacere e l’onore di accompagnare te, viaggiatore, alla scoperta di un cammino che svela la vita quotidiana dei patrizi del IV secolo. Nella Villa Romana, perfettamente incastonata come un gioiello nel suo territorio, rivivrai la storia come il protagonista di un film.

La “Venere” di Morgantina

La cosiddetta “Venere”di Morgantina è una statua acrolitica alta 2,20 m, fu scolpita alla fine del V secolo a. C. probabilmente da un discepolo di Fidia; fu trafugata da Morgantina e venduta al Paul Getty Museum nel 1988 per la cifra record di 18 milioni di dollari e fa parte del gruppo di opere restituite all’Italia dopo un lungo periodo di trattative diplomatiche. E’  realizzata in due materiali differenti,  marmo, impiegato per il viso e per le parti del corpo nude, mentre per il drappeggio è stato utilizzato tufo calcareo, proveniente dalla zona iblea.

La Testa di Ade

La Testa di Ade (o Barbablù) è una testa in terracotta policroma di età ellenistica, raffigurante molto probabilmente il dio greco degli Inferi Ade e proveniente dal parco archeologico di San Francesco Bisconti a Morgantina.
Fu il collezionista di New York Maurice Tempelsman a esportare illecitamente e a vendere, nel 1985, al Getty Museum la Testa di Ade per la cifra di 500 mila dollari. Il Getty Museum collocò la Testa di Ade presso la Getty Villa di Malibu.

Morgantina e i suoi tesori

Uno dei più straordinari siti archeologici dell'entroterra della Sicilia è indubbiamente l'antica città di Morgantina, che sorge su un'altura a pochi chilometri dalla cittadina Aidone, in provincia di Enna, e non molto distante dalla Villa romana del Casale di Piazza Armerina.
Morgantina era collocata in una zona che dominava la valle del Simeto e la pianura del Gornalunga, proprio a metà dell’unica strada che allora collegava Siracusa e Agrigento, le due maggiori città della Magna Grecia.

Gli Acroliti di Demetra e Kore

Gli acroliti di Morgantina, raffiguranti Demetra e Kore, provengono dal Santuario di S. Francesco Bisconti. Datati tra il 525 e il 510 a.C., rappresentavano in maniera ideale il naturalismo, l’armonia e la bellezza, secondo i canoni artistici dell’epoca. L'acròlito (dal greco "àkros" "estremità" e "lithos" "in pietra"), è un tipo di statua che gli antichi Greci - e qualche volta anche i Romani - realizzavano utilizzando per le estremità (la testa, le braccia o mani e piedi) pietra, marmo o avorio; tutto il resto della statua veniva realizzato con materiale meno pregiato o deperibile (per esempio legno, argilla, ecc).